Tema di oggi: pattern
Il tema di oggi risulta poco poetico, lo sappiamo e non è nemmeno troppo originale: la categoria “pattern o texture” è ricorrente in moltissimi concorsi fotografici. Eppure le fotografie in cui uno stesso elemento si ripete all’infinito hanno un sapore grafico ed estetico davvero irresistibile.
Ripetizione = banalità?
Se ci guardiamo attorno ci accorgeremo che elementi ripetitivi si nascondono davvero dappertutto: le sedie di una sala conferenze o di un’aula, gli elementi decorativi di una carta da parati, la successione regolare delle finestre di un palazzo….
L’esercizio di oggi è quindi facile e di grande soddisfazione: perchè senza troppo sforzo si riesce ad ottenere immagini di grande impatto visivo.
Di seguito una serie di fotografie che si distinguono per geometrie e serie di elementi ripetuti: non è un caso che tutte siano ripescate da scatti realizzati durante viaggi. La ricerca di pattern può essere un buon esercizio da tenere a mente quando ci troviamo in paesi stranieri e siamo sovrastimolati dalle differenze che ci affascinano. In quelle situazioni corriamo il rischio di scattare in modo confuso: evitiamo di scegliere un soggetto unico perchè vorremmo far stare dentro la fotografia tutta la complessità che percepiamo attorno a noi. Proviamo invece a semplificare e ridurre.
Ma dov’è l’originalità? Spesso ordine e geometria sono sinonimi di controllo e sono concetti che facilmente ricolleghiamo a regimi totalitari.
Le fotografie di pattern sono gradevoli da guardare, ma raccontano poco? In effetti è proprio così, ciò non toglie che qualcuno riesca ad usare l’effetto grafico di un pattern in modo del tutto originale. Ti segnaliamo Sandy Skoglund e la sua staged photography: i suoi pattern sono costruiti in modo maniacale e nello stesso tempo affrontano temi quali l’alimentazione, la solitudine, il consumismo…
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