Ogni viaggio lo vivi tre volte: quando lo sogni, quando lo vivi e quando lo ricordi
La fotografia la fa senz’altro da padrona nella “terza vita” di un viaggio, quella dei ricordi, ma è fondamentale – almeno per un fotoamatore – anche nella prima, quella dei sogni e della programmazione.
Vediamo quindi come organizzarci in vista di un viaggio importante e anche se la nostra missione non è esattamente portarci a casa un reportage degno del National Geographic, sicuramente la possibilità di fotografare al meglio gioca un ruolo fondamentale nella preparazione di un itinerario e del tipo di bagaglio che programmiamo di portarci.
Preparazione
Sembrerà banale ma prima di partire è necessario informarsi adeguatamente non solo programmando l’itinerario con tappe e siti da non perdere, ma anche approfondendo la situazione politica, religiosa, culturale e climatica.
Tali informazioni sono reperibili più facilmente dai racconti di viaggio di conoscenti o dal web, piuttosto che dalle guide turistiche, che non spiegano un luogo dal punto di vista del fotografo.
L’attrezzatura
E’ molto importante, una volta pianificato il viaggio, valutare in base all’utilizzo, all’ingombro e al peso quale tipo di attrezzatura fotografica portare con sè.
E’ anche essenziale informarsi sul tipo di prese elettriche e sulla reperibilità di consumabili, quali ad esempio le batterie.
Corpo/i macchina
Iniziano i dubbi già di fronte alla scelta che sembra la più scontata: quella del corpo macchina. Se infatti è fuori dubbio che gli autofocus delle fotocamere reflex siano più performanti di quelli in dotazione alle mirrorless, queste sono decisamente più compatte e leggere, mantenendo una qualità dell’immagine ottimale. Non dimentichiamo poi il fascino delle fotocamere analogiche a pellicola e istantanee.
Obbiettivi
Come per i corpi macchina, anche la scelta delle lenti che ci accompagneranno sarà molto importante, anche in relazione a peso ed ingombro. Munirci di una lente pesante e ingombrante, sarà giustificato solo da un massivo utilizzo o dalla possibilità di avere a disposizione un mezzo su cui lasciarla quando inutile. Le principali alternative sono tra zoom (tuttofare, grandangolare, tele) ed ottiche fisse.
E’ utile e suggestivo guardare qualche scatto realizzato con le diverse ottiche e capire come per ogni soggetto ed ogni fotografo ci sia la lente più congeniale.
Accessori
Se si pensa di fare fotografie paesaggistiche o notturne è essenziale dotarsi di un treppiede ed eventualmente di alcuni filtri (nd o pola).
Esistono treppiedi molto piccoli e leggeri, che hanno però il difetto di essere bassi e quindi inutili in alcune situazioni.
Rapporto con gli “indigeni”
Una volta conosciuti usi e costumi delle popolazioni locali è bene prestare attenzione a rispettarli! Così come è bene rispettare eventuali luoghi di culto o zone sensibili (zone militari, palazzi governativi ecc…).
A volte è meglio chiedere il permesso di poter scattare, piuttosto che invadere la privacy e rischiare di essere scacciati in malo modo.
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