Fotografia è anche arte e cultura. Leggere saggi di fotografia è un modo non tanto per imparare a scattare (per quello ci sono i manuali), ma per imparare a “guardare”, per riflettere sul significato dell’immagine nella nostra società, per approfondire le regole di un linguaggio, per conoscere criticamente la storia dei grandi maestri.
Ci sono libri “imprescindibili” per un fotografo (non necessariamente professionista)? Quali?
Questo post vorrebbe essere, in sintesi estrema, una risposta a queste domande, con brevi recensioni e consigli di lettura (sempre utili in caso vogliate inserire qualcosa nella vostra wishlist o siate alla ricerca di un’idea regalo per il vostro amico con la passione della fotografia).
Iniziamo con qualche “classico”, ma l’intenzione è quella di aggiornare costantemente questo post con i libri nei quali man mano ci imbatteremo e che troveremo in qualche modo rilevanti, accogliendo anche i suggerimenti di chi vorrà intervenire con un commento.
Recensioni – in ordine sparso
“Sulla fotografia – realtà e immagine nella nostra società” di Susan Sontag
Negli ultimi tempi, la fotografia è diventata una forma di divertimento diffusa quasi quanto il sesso e il ballo, il che significa che, come quasi tutte le forme d’arte di massa, non è esercitata dai più come arte. E’ soprattutto un rito sociale, una difesa dall’angoscia e uno strumento di potere
E’ un saggio di solo testo (o una raccolta di saggi – i capitoli sono abbastanza slegati e leggibili anche separatamente) che tratta il ruolo che la fotografia ha acquisito nella nostra società. E’ stato pubblicato a metà degli anni ’70, quando la digitalizzazione era fenomeno assolutamente inimmaginabile, ed è per certi aspetti premonitore ed incredibilmente attuale, per altri necessariamente datato. Nel testo sono numerosi i riferimenti filosofici (ad esempio il titolo del primo capitolo “Nella grotta di Platone” rimanda al celebre mito della caverna, nel quale gli uomini scambiano per realtà ciò che ne è solo una proiezione), psicologici, morali e sociali.
E’ un testo poliedrico che offre numerosissimi spunti di approfondimento: sono 180 pagine dense e complesse.
L’autore cerca di definire la Fotografia. Non riuscendoci in termini generali, si affida all’analisi particolareggiata di alcuni scatti per decretare cosa renda una fotografia attraente, indifferente o peggio ancora irritante. Ed è così che l’autore passa in rassegna alcune delle fotografie più belle che la storia ricordi: click di Nadar, di Daguerre, di Atget.
Qui potete scaricare il pdf del libro.
Lezioni di fotografia di Luigi Ghirri
… ma tutto quello che riguarda l’indagine, la ricerca o il pensiero sulla visione, sul processo che tramuta un oggetto, un soggetto o il mondo esterno in rappresentazione, viene lasciato al caso, all’improvvisazione, alla scoperta ingenua o intuitiva del fotografo.
Tra il 1989 e il 1990 Ghirri tenne una serie di lezioni sulla Fotografia. Le medesime lezioni son state trascritte e corredate dalle immagini che venivano mostrate. Sembra quindi di sentire parlare il maestro e ci si immerge nel suo modo, nelle riflessioni sottese ai suoi scatti. Sono riportati persino gli esercizi fotografici che assegnava ai suoi studenti. Più pratico rispetto ai due libri precedenti, la lettura è piacevole e, come recita la controcopertina, è perfetto per “ripulirsi un po’ lo sguardo”.
Lezione di fotografia – La natura delle fotografie di Stephen Shore
Questo libro esplora diversi modi per comprendere la natura delle fotografie, ovvero come esse “funzionano”.
Poco testo sintetico ed incisivo accanto a numerose fotografie esemplificative dell’autore stesso, ma anche di grandi fotografi come Stieglitz, Arbus, Atget. “Lezione di fotografia” dimostra in che modo la macchina fotografica riesca a trasformare la realtà caotica e disordinata in una immagine compiuta, la Fotografia. L’autore analizza le scelte che il fotografo compie definendo inquadratura, punto di messa a fuoco, tempo di esposizione. I testi fungono da chiavi di lettura per le immagini proposte e ci si ritrova a soffermarsi a lungo sulle fotografie: è un libro da guardare e riguardare, con lentezza ed attenzione, più che da leggere.
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