MOUSSEM d’IMILCHIL: il Racconto di Viaggio

MOUSSEM d’IMILCHIL: il Racconto di Viaggio

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Cosa diamine è il Moussem d’Imilchil?

Il termine Moussem designa nell’Africa settentrionale feste tradizionali, solitamente a fondo religioso a cui si accompagnano grandi mercati all’aperto, musica, cibo…etc

Il Moussem d’Imilchil, detto anche Festival dei Fidanzamenti (perdonare la becera traduzione), celebra la storia di due innamorati (Tislit lei e Isli lui) che in tempi remoti, causa contrasti tra le rispettive Famiglie (clan), non poterono sposarsi e coronare il loro amore, così straziati dal dolore si affogarono in 2 laghi che si trovano fra le alture dell’Atlas nelle vicinanze di Imilchil: il lago Tislit (la Fidanzata) e il lago Isli (il Fidanzato). Un’altra versione dice che straziati dal dolore si rifugiarono sulle alture vicine alle rispettive case e piangendo crearono dei fiumi che riempirono i laghi…boh!

Romeo e Giulietta tra le alture dell’Atlante. Da quel momento in onore dell’avvenimento nella regione non ci sono matrimoni combinati.

Il nostro Moussem

Dopo lo spiegone, spero con non troppe inesattezze, vi racconto il nostro Moussem e il viaggio in generale.

Partiamo un mercoledì di Settembre.

Valigia fatta all’ultimo: giusto il vestiario necessario per 7 giorni, camera digitale con 17-40,50,85 e 100mm, la fida Olympus X-A e la InstaxWide, qualche rullino, portatile..e via.

Corsa sotto la pioggia da casa a stazione Lingotto dove incontro Adriana, prendiamo il trenino per Caselle e 30min dopo ci riuniamo con gli altri compagni di viaggio Daria, Giovanna, Daniele e Giammmario.

Dopo un volo tranquillo alle 17.10 atterriamo a Casablanca, ritirati i bagagli all’uscita dell’aeroporto incontriamo/conosciamo Mohammed (non me ne abbia per l’italianizzazione) il nostro autista per la durata del soggiorno. Maps recita che da Casablanca a Imilchil sono 343Km percorribili in 4:47h…Mohammed alla domanda mi dice minimo 6, avrà abbondantemente ragione lui.

La strada che si inerpica sulle alture dell’Atlante (fino ai 2.100 mslm di Imilchil) è tutta  sali e scendi, curve e asfalto poco curato.

Alle 22:00 siamo all’hotel Chateau Imilchil, dove il proprietario, anche lui di nome Mohammed (da ora Mohammed Guida), ci accoglie con un ottima cena a base di tajine di pollo e verdure (pollo?), datteri, olive, harira, dolcetti e l’immancabile frutta per terminare.

Andiamo a dormire stanchi; da domani si scatta!

La mattina ci ritroviamo non tanto presto per la colazione, faccio un giro sulla terrazza dell’albergo da dove vedo un paesaggio aspro e montano che la sera prima nel buio avevo solo intuito dai continui tornanti. Siamo a 2.100 mslm e sembra di essere nel Gran Canyon, siamo a metà settembre ma il sole picchia, l’arietta mitiga.

Prima tappa i famosi laghi Tislit e Isli, Mohammed Guida ci racconta la storia dei due innamorati..passeggiamo e immortaliamo paesaggio e pecore che lo animano. Bel cielo, belle nuvole.

Daria e Giovanna immortalano un greggee di pecore

 

Concludiamo la giornata con un ottimo pasto e una prima visita alla vera sede del Moussem, che si trova nei pressi della tomba del riunificatore delle tribù berbere della zona, a 10km circa dal comune di Imilchil.

In uno spiazzo fangoso (sì abbiamo beccato la pioggia) innumerevoli ‘tende’ creano un grande suq a cielo aperto, non si trovano souvenir per turisti i prodotti spaziano da utensili per la casa a indumenti tipici, da ristoranti improvvisati al bestiame.

Daniele ed io perdiamo Mohammed Guida e il resto del gruppo quasi subito, girovaghiamo e colti da un improvviso temporale ci rifugiamo sotto una tenda ristorante..e ordiniamo un classico the alla menta, mentre lo sorseggiamo ritroviamo il resto della comitiva.

Il primo giorno si conclude con una cena in Hotel e una chiaccherata tra di noi…poi tutti a nanna.

Il secondo giorno optiamo per partire la mattina ed andare a visitare, dopo una breve passeggiata, le grotte di Akhiam. La passeggiata è corta..ma i 2400 mslm si fanno sentire. Il paesaggio è quasi lunare, marziano. La vegetazione si riduce a piccoli cespugli di piante succulenti.

Arrivati alle grotte siamo affascinati dall’arco naturale che le sovrasta…è un’emozione anche per me che da qui ero già passato 12 anni fa.

Il pomeriggio torniamo al Moussem, per ri-immergrci nell’atmosfera e prepararci al giorno seguente…si celebreranno i matrimoni.

Fotografare non è semplicissimo, per la confusione, la reticenza della gente a farsi immortalare….non è per tutti! Io mi diverto come un bambino, se non per gli scatti per l’atmosfera, le situazioni, il sentirsi l’elefante bianco nella stanza. Fantastico.

 

La sera, anche se stanchi, decidiamo di seguire il concerto di musica tradizionale Berbera che si svolge a pochi passi dall’hotel. Fa frescolino..dopo alcuni scatti dalla terrazza di un bar, Mohammed Guida ci fa da pass per entrare sottopalco..Ci divertiamo a fotografare i balli e i canti. Poi Tutti a nanna pronti per il giorno seguente.

E’ il giorno della celebrazione dei matrimoni. Presto la mattina siamo al Moussem. Mohammed Guida ci fà da pass per andare oltre le recinzioni che dividono gli spettatori dal clou della manifestazione (mi sento un po’ un privilegiato..ma così è).

Dopo canti e balli di gente in festa, sotto la grande tenda nera cominciano a celebrarsi i riti (in realtà è una firma di documenti..).

Non so come ma mentre sono fronte tenda in attesa che tutto inizi, vengo spinto da una fiumara di persone su per i gradini e sotto la tenda…dopo spinte e passaggi angusti tra decine di fotografi, giornalisti e curiosi, mi trovo alle spalle del celebrante..dritto in faccia alle neo coppie.

Faccio alcuni scatti…ma quell’occhio che per un momento mi fissa tra la folla e il copricapo coprentissimo non lo scorderò mai.

Finito il tutto la tenda si svuota e torna tutto come prima..mangiamo pranzo, un giro ancora per il mercato e ritrovato Mohammed (autista) torniamo alla nostra magione…emozionati?

Cena in hotel e nanna presto, domani ci spostiamo verso le Gorges.

Partiti di mattina presto, lasciamo Imilchil e le montagne con un po’ di nostalgia…il Marocco che incontreremo a breve sarà un Marocco Turistico, bello, affascinante ma turistico ed io che in questa terra ci sono stato parecchie volte un po’ lo disdegno.

Prima tappa passo a 2600 mslm panorami mozziafiato. Da qui scendiamo fino ad addentrarci nelle Gorges de Todra: due falesie verticali incorniciano il torrente che le taglia. Mangiato pranzo ci dirigiamo alla tappa finale della giornata, le Gorges du Dades per poi pernottare nei dintorni in un Hotel Perle du Dades ,super super tipico dell’organizzazione Tenerè Viaggi . Cena in loco e nanna, domani si riparte per l’ultima tappa Marrakech.

L’indomani viaggiamo prima in direzione Ouarzazate, dove facciamo una breve sosta per vedere gli ‘Studios’ dove son stati girati numerosi film di Hollywood, da qui ci dirigiamo alla casbah di Ait Ben Haddou, considerata una delle più belle del Marocco. Pranziamo, girovaghiamo e fotografiamo per poi risalire in bus direzione Marrakech.

Giunti a Marrakech ci sistemiamo nel Riad Andall, nostra consueta dimora a Marrakech, per cena esperianza in piazza Jemaa el-fnaa. Frenetica come al solito la piazza ospita 100 bancarelle di cibo con i consueti ‘buttadentro’ che fanno di tutto per convincerti ad andare alla loro bancarella: ‘ciao amico, qui in piazza si mangia bene uguale in tutte le bancarelle..ma nella nostra troverai la cortesia’, questa è la frase che tutti, dico tutti, ti ripetono in qualsiasi lingua del mondo al tuo passaggio. Provata l’esperienza ci sediamo e mangiamo.

La sera i suq chiudono presto e rimandiamo alla mattina seguente un giretto souvenir.

La mattina giro nei suq, dobbiamo fare in fretta, purtroppo alla 13 dovremo andare in aeroporto. Marrakech oramai è tutta souvenir e calamite..i banchi di frutta, verdura ,animali vivi stanno lasciando spazio ad attività più turistiche. Scorgo una straniera in gonna corta e bikini…

Peccato sono le 13.00 dobbiamo partire, Bye Bye Marocco alla prossima!

 

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